Storia delle demolizioni

Ocean Tower, la demolizione di un fallimento colossale

Uno dei fallimenti più clamorosi nella storia dell’edilizia americana è l’Ocean Tower, un grattacielo per ricchi che avrebbe dovuto rivoluzionare il turismo attorno alla South Padre Island. Trentuno piani di appartamenti di lusso che non vennero mai alla luce.
 
Il progetto iniziale, pensato dalla Zachry Construction, prevedeva un gigantesco edificio nel sud del Texas. Sarebbe dovuto diventare la più alta struttura della Rio Grande Valley, nel meraviglioso golfo del Messico. 147 appartamenti – costo stimato, due milioni di dollari l’uno – palestra, piscina, spa e un panorama mozzafiato su tutta la baia.
 
Dopo un mese di analisi, i lavori partirono ufficialmente il 5 aprile del 2006. Due anni di avanzamento fino ai primi problemi, quando l’edificio iniziò a creparsi e ad affondare nel terreno argilloso. I sostegni della struttura hanno iniziato a deformarsi, sollecitando le travi, causando rotture e facendo inclinare la torre verso l’angolo nord-ovest.
La colpa di tutto ciò venne data all’erroneo collegamento tra torre e garage sottostante e i lavori furono sospesi dopo che gli ingegneri stimarono un abbassamento della struttura tra i 30 e i 40 cm.
 

 
La prima idea fu quella di separare il peso della struttura e toglierlo dai garage, dilatando le tempistiche di consegna degli appartamenti dai sei a nove mesi. “The skyscraper would remerge stronger and safer than ever”, dissero.
Dopo solo quattro mesi però i responsabili dell’impresa hanno dovuto alzare bandiera bianca. Anche se la modifica avesse funzionato, i costi sarebbero diventati esorbitanti. Al momento in cui alzarono bandiera bianca, cento dei centotrentasette appartamenti erano già stati venduti.
 

 
A soli due mesi dall’annuncio, la Controlled Demolition Inc ha fatto piazza pulita, dell’edificio che avrebbe dovuto rivoluzionare l’intera area.
Come nella tradizione americana, la demolizione è diventata uno show per tutta la popolazione circostante, definito ironicamente da Dan Quandt, portavoce della zona, “un’ottima spinta a breve termine per l’economia di South Padre Island
 
L’impresa costruttrice provò a far causa alla società di geologia – 125 milioni fu la richiesta – che aveva dato l’ok ai lavori, ma il processo venne archiviato.
Dei settantacinque milioni di dollari investiti, sessantacinque finirono in fumo il 13 dicembre del 2009, alle nove del mattino, insieme all’applauso convinto di tutti gli spettatori.

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