Abusivismo edilizio

Molise, maglia nera per l’abusivismo in Italia

Un articolo dello scorso agosto – apparso sul quotidiano on line molisedoc.it – ha messo la “maglia nera” alla piccola regione italiana. Secondo quando analizzato dal rapporto Bes 2016/Istat, in Molise ci sono quasi settanta costruzioni illegali ogni cento autorizzate. La percentuale esatta è il 69.6%, davanti alla Campania (63.3) e alla Calabria (61.8). LA media nazionale è di poco inferiore al venti percento (19.7%).
 
La situazione nella regione è piuttosto preoccupante, se si pensa che nel 2002 moltissimi comuni subirono danni strutturali dal terremoto che fece crollare la scuola di San Giuliano di Puglia, uccidendo ventisette bambini e un’insegnante. Se la ricostruzione di questi paesi è avvenuta in gran parte abusivamente, cosa potrebbe succedere in caso di ulteriore terremoto?
 
Nel frattempo le autorità regionali hanno aperto una caccia all’abuso che va avanti da mesi. Già lo scorso aprile, in provincia di Isernia, i carabinieri hanno denunciato sessanta persone e sospeso i lavori in diciotto strutture e ventidue cantieri irregolari. A Venafro sono stati bloccati i lavori su un’area a vincolo paesaggistico. A Petrella Tifernina è stata addirittura scoperta un’officina abusiva, perfettamente attrezzata e senza nessuna autorizzazione a lavorare.
 

 
Il lavoro da fare è ancora lungo, visto che sono circa 24.000 i fabbricati rurali non ancora dichiarati al Catasto. La cosa importante è che poi questi edifici vengano definitivamente abbattuti, l’unica maniera con cui si può veramente contrastare l’abusivismo edilizio.

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