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Il Maestoso, la morte del “cinema di una volta”

C’era un tempo in cui le sale cinematografiche erano molto simili ai teatri. Strutture create per accogliere un pubblico raffinato, un’atmosfera familiare e un rapporto anche personale coi vari gestori, che si conoscevano per nome.
 
Quello era il tempo del Cinema Maestoso di Monza, aperto nel novembre del 1978. Un cinema all’avanguardia, dotato di un avanzato schermo panoramico, di comode poltrone e un sistema audio di primo livello. Un cinema nato per proiettare i film all’ultima moda, frequentato per lo più da giovani e sito nell’elegante quartiere del Cazzaniga-Parco. Per tutti, la sala più bella di Monza.
 
La vita del Maestoso è durata meno di vent’anni. Nell’ottobre del 2006 il proprietario ha deciso di chiudere i battenti. Non bastano tutte le belle caratteristiche elencate sopra a salvarlo dalla concorrenza dei multisala, strutture moderne create apposta per un divertimento a trecentosessanta gradi.
 
“I costi sono insostenibili – dichiarò il gestore Francesco Cardine il pubblico si è dimezzato.”
 

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La chiusura del Maestoso portò a un rapido degrado dell’area, diventata ricovero per sbandati e soggetto di diversi atti vandalici . Tutto questo fino a pochi mesi fa, quando l’impresa ha iniziato la demolizione di quello che un tempo fu il più bel cinema di Monza. Al suo posto sorgerà una struttura moderna, con un supermercato di medie dimensioni, un parcheggio di trecentocinquanta posti a disposizione della collettività – invece dei 140 attuali – di cui duecentocinquanta interrati e un centro civico da 350 metri quadri.
 

Dal “cinema più bello di Monza” a una struttura polifunzionale in grado di servire tutto il quartiere. Il declino del Maestoso è la dimostrazione di come il sistema urbano italiano sia radicalmente cambiato negli ultimi anni, non solo nella città di Monza.

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