
Sardegna. Tra i tanti abusi, si coltivano… villette!
L’abusivismo edilizio è un problema storico dell’Italia, e non solo per quanto riguarda le zone di pregio del paese, dove da anni si vedono costruzioni e abitazioni che non dovrebbero semplicemente essere lì.
I dati ISTAT raccolti nel 2015 – ne parleremo in un prossimo articolo – parlano di un Belpaese in cui costruire abusivamente è diventata la regola, se è vero che il 20% delle abitazioni costruite nel 2015 sono abusive, con un picco che sfiora il 70% nel Molise.
Il continuo profilerare indiscriminato dell’abuso edilizio, a ogni latitudine, ha portato a situazioni come quelle denunciate la scorsa estate da “La Nuova Sardegna”, quotidiano che si occupa della cronaca dell’isola. Secondo l’articolo scritto da Luca Rojch, in Sardegna ci sarebbero quasi cinquantamila case abusive, sesta regione in Italia in una classifica in cui nessuno vorrebbe primeggiare.
Tra le notizie più curiose, sicuramente quella di Pula è ai primi posti. In quella meravigliosa zona, sita a sud est del capoluogo Cagliari, il corpo forestale ha fatto una scoperta strabiliante: dentro otto serre si coltivavano… villette!
Secondo l’inchiesta del giornalista de L’Unione Sarda, la data di edificazione di questi scheletri – senza infissi, sostanzialmente un assembramento di mura – è attorno alla metà degli anni 2000, pronti ad approfittare di un’ipotetica richiesta di condono grazie al fatto che fossero “edifici pre esistenti.”
Le otto villette di circa 120 mq ciascuna, una chiara speculazione edilizia, sono state sequestrate. Il proprietario – un imprenditore locale! – è adesso indagato per lottizzazione abusiva e abuso edilizio.