
Ex centrale nucleare di Latina: continua lo smantellamento
È stata aperta al pubblico l’ex centrale nucleare di Latina, spenta dal 1987, nota per essere l’impianto nucleare più grande d’Europa.
Sogin, la società pubblica incaricata del decommissioning della struttura e delle scorie nucleari, ha permesso l’ingresso nel sito per constatare l’avanzamento dei lavori.
Attualmente lo smantellamento è giunto al 25%:
- Sono state bonificate 2 delle 3 piscine di raffreddamento
- È stato trasferito il 95% del materiale radioattivo
- È stata predisposta la costruzione di un deposito, antimissile e antisismico, che ospiterà i fanghi radioattivi ancora presenti nel sito
Agostino Rivieccio, responsabile della disattivazione dell’ex centrale nucleare ha spiegato:
“La prima fase di lavori dovrebbe concludersi tra il 2025 e il 2027, con lo smantellamento delle infrastrutture e l’abbassamento dell’edificio del reattore dagli attuali 50 metri a 30 metri”.
(fonte: www.recoverweb.it)
La definitiva chiusura della centrale di Latina potrà avvenire solo con il completamento della seconda fase, che dovrà attendere la costruzione di un Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, dove verranno stoccate le scorie nucleari di diverse centrali.
Il reattore di Latina verrà demolito solo allora, producendo circa 2 mila tonnellate di rifiuti non ancora inerti.
I lavori si concluderanno, se l’incedere delle fasi non subirà battute d’arresto, nel 2035: l’area ospiterà un prato oppure un museo di archeologia industriale.