
Il mercato delle demolizioni nel 2016: quali sono le prospettive per il 2017? PARTE 2
La parola a Massimo Bisello, presidente di AIDECO.
In uno dei nostri ultimi post abbiamo riportato il pensiero di Emilio Omini, Presidente di NAD, circa l’andamento del mercato delle demolizioni in Italia nel 2016 e una possibile previsione per il 2017.
Oggi vi presentiamo alcune riflessioni di Massimo Bisello, Presidente di AIDECO, Associazione Italiana Demolizione Controllata, pubblicate sul numero di Dicembre della rivista Recover.
DOPO 15 ANNI DI AIDECO, QUALI SONO LE METE GIÁ RAGGIUNTE E QUELLE INVECE ANCORA DA CONQUISTARE?
AIDECO in questi anni si è fortemente impegnata nella diffusione di una cultura della qualità del servizio erogato: sensibilizzare verso la sicurezza, il rispetto delle normative, la costante formazione, l’impegno al riciclo e allo smaltimento corretto secondo le linee europee.
Molti traguardi sono stati raggiunti ma c’è ancora molto da fare: bisogna mantenere questa rotta continuando a mantenere obiettivi comuni, creando una sinergia non solo associativa ma anche, e soprattutto, operativa.
QUALI SONO LE PROSPETTIVE DEL MERCATO DELLE DEMOLIZIONI CONTROLLATE IN ITALIA, DOVE SPESSO, A SCAPITO DELLA SICUREZZA, SI OPTA PER SOLUZIONI PIÙ ECONOMICHE?
AIDECO, in questo senso, aiuta molto le imprese specializzate e certificate, attraverso un sostanzioso intervento di comunicazione: valorizziamo gli interventi fatti con consapevolezza tecnica e con i giusti mezzi.
Purtroppo c’è sempre chi sceglierà la scarsa qualità a fronte di un risparmio economico e questo non è arginabile: AIDECO fa il possibile per promuovere operazioni di qualità, eseguite con macchinari performanti in condizioni di sicurezza.
CI SONO PROSPETTIVE DI COOPERAZIONI E COLLABORAZIONI FUTURE TRA NAD E AIDECO?
NAD e AIDECO sono Associazioni che si completano e possono unirsi per avanzare in modo compatto verso una continua sensibilizzazione ed esortazione a migliorare la sicurezza nei cantieri di demolizioni controllate. I problemi sono comuni e gli obiettivi simili quindi credo che nell’epoca della “rete delle esperienze” potremmo tranquillamente marciare uniti.