
Demolizione selettiva, ultimo step: la riorganizzazione del cantiere
La demolizione selettiva presuppone una riorganizzazione del cantiere edilizio per due ragioni principali:
- perché le operazioni tradizionali sono sostituite da operazioni di destrutturazione e stoccaggio per l’ottenimento di frazioni omogenee
- perché si richiede un’adeguata formazione del personale di cantiere
Il processo di demolizione selettiva è, infatti, più complesso di quello tradizionale. Anche i costi totali sono apparentemente maggiori del 10%-20% rispetto alle demolizioni tradizionali e i tempi notevolmente più lunghi.
Ma una progettazione dell’edificio attenta alle necessità della demolizione può portare una molteplicità di vantaggi di carattere economico e ambientale.
Tra i vantaggi principali, la possibilità di riutilizzare i materiali di scarto, che permette di ridurre i rifiuti conferiti in discarica e le conseguenze negative di quest’ultime sull’ambiente.
Inoltre, permette di risparmiare nuove materie prime per loro natura limitate riducendo le energie volte alla loro estrazione e lavorazione nonché i gradi di inquinamento derivati dall’attività estrattiva.
Altri vantaggi della demolizione selettiva sono:
- la riduzione dei costi di trasporto, ogni cassone di materiale può essere trasportato direttamente nel luogo di smaltimento
- la possibilità di avere a disposizione materiali omogenei privi di impurità, quindi di maggior qualità
Perché si verifichi una concreta convenienza economica sono necessarie due condizioni: la vendibilità effettiva del prodotto riciclato e la messa a sistema secondo un modello reticolare di tutti i soggetti rientranti nella filiera delle costruzioni.