
Demolizione selettiva: i materiali e le fasi
In maniera breve ma efficace, vi spieghiamo di seguito le quattro categorie di materiali riutilizzabili prodotti dalla demolizione selettiva e le successive fasi dal livello più alto dell’edificio per arrivare alle fondamenta.
Si possono individuare quattro categorie di materiali riutilizzabili prodotti dalla demolizione selettiva:
- materiali riutilizzabili con la stessa funzione in altri luoghi (come ad esempio le finestre e le porte)
- materiali riutilizzabili il cui smontaggio comporta un nuovo utilizzo con funzioni diverse da quella originale
- frazioni monomateriali reimpiegabili come materiale uguale a quello d’origine dopo processi di trattamento, ma con diversa funzione e forma
- frazioni monomateriali reimpiegabili in materie prime secondarie diverse dal materiale d’origine per forma e funzione, reimpiegabili dopo processi di trattamento
La demolizione selettiva si struttura mediante un processo complesso articolato in più fasi distinte le quali partono dal livello superiore dell’edificio per arrivare alle fondamenta.
La sequenza delle operazioni è così configurata:
- rimozione di parti mobili esterne come le impermeabilizzazioni e le coperture e di tutti i materiali pericolosi
- rimozione di impianti tecnici quali impianti elettrici, di riscaldamento e delle installazioni sanitarie
- rimozione di serramenti esterni ed interni
- rimozione della pavimentazione e delle tramezzature
- demolizioni di parti strutturali in cemento armato e relativo stoccaggio in contenitori separati
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