Abusivismo edilizio

Ripresa la demolizione di abitazioni abusive a Marsala. La situazione resta difficile

In Sicilia la situazione abusivismo edilizio è molto complessa. A Marsala stanno provando a fare qualcosa, anche se le difficoltà sono continue.

La notizia positiva è questa: a inizio luglio sono ripartiti i lavori di completamento del secondo lotto di demolizioni a Marsala, lavoro che era iniziato nel lontano 2011 e che aveva subito un rallentamento negli ultimi mesi a causa di problemi tra il Comune e l’azienda appaltatrice.
 

Solitamente festeggiamo quando prendiamo nota di queste notizie. Purtroppo, nel piccolo comune siciliano, i ventiquattro abbattimenti sembrano la classica goccia in mezzo al mare.
Stime recenti hanno valutato in oltre cinquecento gli immobili abusivi da abbattere e più di 1300 le richieste di sanatoria grazie al condono del 2003. Di questi ne sono astati abbattuti poco più di trenta, non senza difficoltà.
 

La questione marsalese è molto semplice. Dal 1976 vige una legge che impedisce la costruzione di immobili a una distanza inferiore ai 150 m dal mare. Questa legge serve per preservare la bellezza delle coste e del panorama unico della zona. Tutte le case costruite entro quella fascia dopo il 1976 andranno abbattute. Sono 539. La cosa peggiore è che, nonostante la lotta continua, solo negli ultimi mesi la Guardia di Finanza ha scoperto un’altra decina di abitazioni abusive. Più ne abbattono, più ne trovano.
 

demolizioni costa marsala

Demolizione di una casa a due passi dalla costa marsalese

La situazione di Marsala è tale che se si mantenessero questi ritmi di abbattimento il lavoro si completerebbe in un secolo, anche se alcuni proprietari stanno procedendo autonomamente allo sgombero delle aree. Va comunque segnalata la buona volontà del comune siculo, unico della provincia di Trapani ad attuare un piano concreto di abbattimenti e una lotta serrata contro l’abusivismo.
Vedremo se sarà sufficiente.
 

Vuoi conoscerci meglio?