La procura vuole fare chiarezza, il Comune passa ai fatti.
Ancora belle notizie per quanto riguarda la demolizione degli edifici abusivi che deturpano il meraviglioso Belpaese e, nel caso a cui facciamo riferimento, uno dei panorami più famosi della Sicilia, la Valle dei templi di Agrigento.
Il Parco Archeologico della Valle dei Templi è il più grande al mondo, inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità dall’Unesco da quasi vent’anni. Pare inspiegabile come, in una zona simile, ci siano problemi di abusivismo edilizio. Nonostante le continue proteste di Legambiente e di alcune associazioni locali, gli immobili abusivi continuano a crescere. Proprio per combattere questa inedia la Procura della Repubblica ha alzato toni e voce. In un documento indirizzato al Comune, all’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi e ai rispettivi uffici tecnici si è voluto mettere una linea di confine.
“Si rimane stupefatti in ordine al diniego di competenze che codesti Uffici disattendono, nonostante i precisi obblighi provenienti dalle leggi vigenti. In assenza di precise, circostanziate e dettagliate risposte principalmente esecutive alle richieste provenienti da questa Autorità giudiziaria, si dovrà procedere per abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio a carico dei responsabili tecnici degli uffici competenti che, con perdurante, ostinato ritardo, impediscono il ripristino della legalità nella zona del Parco Archeologico della Valle dei Templi. Le Amministrazione procedano senza ritardo, nell’ambito delle rispettive competenze, all’esecuzione delle sentenze notificate da questa Autorità Giudiziaria che hanno disposto la demolizione di immobili abusivi edificati nella zona A.”
Dopo una simile missiva il Comune di Agrigento è passato ai fatti, facendo partire cinque ordinanze di demolizione verso altrettanti edifici abusivi. I proprietari avranno 90 giorni per demolire i fabbricati a loro spese. Inoltre è stata nominata una task force che si occuperà della questione.
La situazione arretrati però è impressionante: un ultimo conteggio certifica in quasi duecento – ma c’è chi dice che siano almeno il triplo! – gli edifici che hanno ormai provvedimenti definitivi a carico, con ingiunzione di demolizione che non sono mai state attuate.
Vedremo se dopo il messaggio della Procura qualcosa si muoverà. O meglio, si demolirà…