
DPI. Una breve panoramica sui caschi di sicurezza per operatori.
Il nostro viaggio nei Dispositivi di Protezione Individuali prosegue. Oggi inizieremo a parlare dei caschi e delle norme che ne regolano l’utilizzo.
Secondo le norme attuali, i DPI per la testa si dividono in tre categorie: caschi di protezione, copricapi leggeri e copricapi di protezione. Nel nostro settore interessa sostanzialmente solo la prima categoria.
I caschi di protezione – chiamati anche elmetti – sono Dispositivi di Protezione individuale che servono a salvaguardare la testa degli operatori durante il lavoro.
Questi elementi proteggono il lavoratore da quattro pericoli:
– caduta accidentale di materiale;
– urto o schiacciamento;
– contatto con pareti calde o fredde;
– contatto con elementi in tensione elettrica.
Generalmente il casco di protezione è costituito da due parti: una calotta esterna a conchiglia e un rivestimento interno, formato da fasce portanti, fascia perimetrale, fascia posteriore, fascia antisudore e dall’imbottitura interna.
La norma che regola la resistenza agli urti e tutte le conformazioni è la UNI EN 397.
Il tipo di protezione offerta da un casco è specificata nella marcatura CE dello stesso. Il prossimo mese andremo ad analizzare meglio la marcatura, cercando di spiegare al meglio la protezione offerta dal dispositivo.
CI preme sottolineare l’importanza del casco di protezione, coma salvaguardia di ogni lavoratore. Il casco adeguato deve sempre essere offerto dal datore di lavoro e tutti gli operatori di cantiere devono sempre indossarlo secondo le modalità previste nelle istruzioni fornite loro.