Ecomostri

Mare Monstrum 2014. Aggiornamento di Legambiente sulle coste italiane

Come ogni estate, assieme alla partenza della Goletta Verde, Legambiente pubblica un resoconto sulla situazione delle nostre coste. Informiamoci meglio.

Mare Monstrum 2014 è l’annuale analisi di Legambiente atta a comunicare ai cittadini la situazione delle coste italiane. Questa pubblicazione copre una vasta area di abusi e violazioni, compreso quello edilizio, di cui spesso parliamo in questo blog. Dal punto di vista ecologico la situazione è abbastanza drammatica. La pesca di frodo copre da sola il 42% dei reati e l’inquinamento dovuto al settore della depurazione è aumentato del 26%.
 

Campagna 2011 Goletta Verde di Legambiente, Sicilia 15 - 20 luglio

La Goletta Verde di Legambiente

A fronte di questi tristi dati, che comprendono anche un aumento generalizzato delle attività illecite di quasi l’8% negli ultimi tre anni, il “settore” dell’abuso edilizio ha registrato un sensibile calo. Il mercato della cementificazione illegale, anche grazie all’occhio più attento delle autorità, è calato quasi del 16%. Purtroppo, nonostante questo visibile calo, i proventi che derivano da questi illeciti coprono quasi il 50% del totale, assestandosi a quasi 250 milioni di euro.
 

Ecomostro a Scala dei Turchi

Ecomostro a Scala dei Turchi

Parlando di ecomostri, l’annata 2013 ha segnato la demolizione di due dei più brutti scheletri di cemento della Sicilia, ossia quelli di Scala dei Turchi e delle oasi del Simeto, in provincia di Catania. Rimangono però molto lavoro da fare per liberare la penisola da queste brutture. Legambiente ha poi rimarcato la “top five” degli ecomostri da eliminare. Uno di essi – il villaggio di Torre Mileto – è già stato segnalato dal nostro blog. Gli altri sono lo scheletro dell’Aloha mare ad Acireale, l’albergo di Alimuri, gli scheletri di Pizzo Sella a Palermo e le ville di Capo Colonna a Crotone. Ne parleremo più diffusamente nei prossimi mesi.
 

Chi volesse vedere il dossier Mare Nostrum 2014 può trovarlo on line sul sito di Legambiente.
 

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