
I Minnesota Vikings salutano il Metrodome e si proiettano nel futuro.
Trentadue anni di vita sono troppi per il dorato mondo NFL. La dura legge dei palazzi sportivi americani ha mietuto un’altra vittima, il Metrodome di Minneapolis.
Trentadue anni e sentirli tutti. Poco importa che, nel 1982, il tuo progetto sia stato pianificato da uno degli studi di architettura più rinomati, che la copertura delle tribune – autoportante e suddivisa in più strati – ti abbia reso, ai tempi, il secondo stadio coperto della NFL, la lega di football americano. Non interessa più a nessuno che, sempre nel 1982, la prestigiosa Structural Engineers Association of Illinois ti abbia fatto vincere il premio di migliore struttura dell’anno. Il futuro non si ferma, specie in un paese come gli USA.
Il primo segnale nefasto per il Metrodome di Minneapolis è avvenuto nel 2009, quando la squadra di baseball dei Twins ha deciso di salutare lo stadio dove aveva vinto due World Series (1987 e 1991) per iniziare una nuova avventura al Target Field, partita ad Aprile 2010.
Il secondo segnale nefasto, probabilmente decisivo, è stato il crollo di un pezzo di copertura del 2010, causato da una nevicata fuori dal comune. Stiamo parlando dello stato del Minnesota, non della California, e lì alla neve ci sono abituati. I Minnesota Vikings dovettero disputare due partite casalinghe lontano da Minneapolis e, in quel momento, decisero che il Metrodome era il passato.
Adrian Peterson, miglior giocatore della franchigia, ha inaugurato il 3 dicembre 2013 il lavori per il nuovo stadio, che ha già un sito internet ufficiale con webcam sull’avanzamento in tempo reale. Dal 30 dicembre – giorno dell’ultima partita casalinga ufficiale – per il Metrodome è iniziata la lunga opera di smantellamento partita dai seggiolini, messi in vendita per una cifra variabile tra i 40 e gli 80 dollari.
I lavori di demolizione sono proseguiti fino alla rimozione della copertura che tanto aveva strabiliato solo trent’anni prima, riciclata da una ditta di St. Paul. L’esplosione che ha sancito il crollo definitivo della struttura è avvenuta a febbraio 2014.
I Minnesota Vikings attendono ora il completamento del nuovo stadio, una struttura avveniristica che costerà quasi un miliardo di dollari, per metà coperti dalla proprietà e il resto “donato” dallo stato e dalla città. Due anni di purgatorio nello stadio dei Minnesota Gophers – squadra universitaria – e dal 2016 il nuovo futuro.
Il Metrodome ha salutato tutti con due World Series e un Superbowl, quello vinto dai Washington Redskins. Trentadue anni di storia cancellati. Il business USA non fa prigionieri.