Storia delle demolizioni

L’Hotel San Martino. Quando lo stato, e le ruspe, si ribellano alla mafia

Una storia di turismo, mafia e demolizioni dietro l‘Hotel San Martino, abbattuto nel 2011 nella zona del Nevegal, in provincia di Belluno.

L’Hotel San Martino per anni è stato un punto di riferimento del turismo del Nevegal. Fin dagli anni ’60 centinaia di turisti hanno soggiornato nella struttura sino a quando, siamo nel lontano 1993, la Procura non ha chiuso i battenti: infiltrazioni mafiose, giù la serranda.
 

Per oltre quindici anni quella che un tempo era stata una struttura turistica si è trasformata in un luogo fantasma, che rovinava il panorama del Nevegal. Nel 2009 il Comune ha preso possesso dell’edificio e, due anni dopo, ha trovato anche i fondi per demolire la struttura: 42.000 euro da affidare a un’impresa di demolizioni vicentina.

Il risultato raggiunto è frutto dell’impegno sinergico di tutte le istituzioni coinvolte nel procedimento all’insegna di tre elementi fondamentali: Continuità, Concretezza e Concertazione. E’ largamente condiviso come l’aggressione ai patrimoni mafiosi ed il loro effettivo utilizzo per finalità istituzionali e sociali costituisce lo strumento più efficace di lotta alla criminalità organizzata.” dichiarò ai tempi il prefetto di Belluno Maria Laura Simonetti.

L’albergo fu demolito a tempo di record, consentendo agli organizzatori del Giro d’Italia del 2011 di fissare una tappa in zona. Un segno tangibile del cambiamento.

Al posto della struttura, ad oggi, non è ancora chiaro cosa verrà costruito, visto che mancano i fondi necessari. Si parla di un edificio polifunzionale, con sede postale e alloggi solidali. Tutto il lavoro fa parte di un piano progettuale chiamato “Abitare il Nevegal”, che ha come fine quello di rilanciare questa zona turistica veneta.

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