
Milano Marittima. Polemiche contro il progetto del nuovo grattacielo
In riviera si progetta un nuovo grattacielo, a cinquanta metri dalla spiaggia. Costruzione avveniristica o solo un nuovo ecomostro?
Un progetto come quello presentato dall’architetto Mario Cucinella non può lasciare indifferenti, soprattutto in una zona come quella di Milano Marittima, comunque che – secondo Legambiente – “continua a portare avanti la cultura del calcestruzzo.”
“Il mio non chiamatelo grattacielo – si è raccomandato il progettista – sarà una struttura molto diversa dai parallelepipedi con persiane che troviamo intorno, una struttura che giocherà col vento e non creerà ombre sulla spiaggia nel periodo estivo.”
Il progetto, dalla stravagante forma, avrà un impatto tremendo per la piccola cittadina rivierasca. 18 piani, 200 appartamenti, 50 negozi a soli 50 metri dalla spiaggia e a due passi da centro cittadino, un incubo per i negozianti che da anni lavorano lì e che rischiano di vedersi sopraffatti dalla nuova struttura.
Oltre all’impatto economico, le polemiche montano anche su quello ambientale. Secondo tre senatori dei 5 stelle l’area su cui la Pentagramma Romagna Spa – società proprietaria del terreno – vuole costruire la struttura sarebbe stata presa abusivamente – leggasi sfratto! – agli eredi dei “salinari” residenti nel comune.
Non poteva non intervenire Legambiente, facendo partire una petizione e aprendo una pagina facebook sull’argomento, peraltro piuttosto povera di contenuti. La sezione locale di Cervia – Milano Marittina ha poi pubblicato, in trenta punti, i motivi per cui questo grattacielo – ci scuserà l’esimio architetto – “non s’ha da fare…” Chiunque volesse prenderne visione potrebbe farlo direttamente sul sito di Legambiente, sezione Cervia – Milano Marittina, a questa pagina.
Il duello è sempre quello: cemento o verde? È preferibile quella che Legambiente chiama “città giardino” o una struttura che porterebbe nuovi appartamenti, turisti ed edifici commerciali? Lo scontro è appena iniziato.