
Base Protection. Scarpe antinfortunistiche di produzione italiana
Dalla Puglia, un’eccellenza italiana nella produzione di scarpe antinfortunistiche. Oggi parliamo di Base Protection.
Spesso abbiamo parlato di affermate multinazionali e dei loro prodotti. Per una volta vogliamo dare spazio a un’azienda italiana – con sede in Puglia, nei dintorni di Barletta – che si sta facendo largo nel campo delle DPI. Nata come azienda produttrice di scarpe antinfortunistiche, ora sta allargando i propri orizzonti anche verso l’abbigliamento.
La fortuna di Base Protection – 12 milioni di euro di fatturato lo scorso anno – è nella continua voglia di innovazione e di ricerca. Queste caratteristiche hanno portato l’azienda pugliese, fondata nel 2005, a brevettare due tecnologie specifiche per le scarpe: la suola defaticante Airtech con Tpu-Skin e il sistema Dry’n Air.
Il primo brevetto di cui parliamo è la suola defaticante Airtech + Tpu-Skin. Questa tecnologia, creata dai laboratori di Base Protection, riesce a dare alle scarpe antinfortunistiche maggiore elasticità, producendo un effetto cuscinetto defaticante.
Uno dei cavalli di battaglia dell’azienda pugliese è quello di creare prodotti robusti ma confortevoli. In questo caso l’obiettivo è stato raggiunto con la riduzione dello spessore duro e compatto del battistrada a soli 0.2 mm.
Il sistema Dry’n Air – attivo sulle linee Record, Planet e Miss Base – è basato su un plantare anatomico estraibile con sistema di ricircolo dell’aria. Questo sistema ha anche una versione Plus che garantisce, oltre al sistema di canalizzazione dell’aria, una suola in tessuto balistico resistente alla perforazione.
Oltre ai due brevetti citati sopra, le scarpe antinfortunistiche di Base Protection possono avere il puntale non metallico leggero SlimCap – tra i più sottili e leggeri sul mercato – e la suola Sticking, che garantisce un’aderenza migliore grazie ai tagli trasversali tipici delle calzature professionali da barca.