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Earls Court. La storia della musica londinese rischia di scomparire

Situazioni simili negli USA sono all’ordine del giorno. In Europa generalmente trattiamo con più rispetto i luoghi che hanno fatto la storia, nel bene e nel male.

Earls Court si può senz’altro inserire a pieno diritto in questa categoria. Inaugurato il 1° settembre 1937, questo spazio fieristico-espositivo è protagonista da quasi ottant’anni della vita sociale della capitale britannica, essendo stato utilizzato anche durante i giochi olimpici del 1948, quando fu la sede principale dell’organizzazione.
 
Nella storia di Earls Court – edificato per ospitare una fiera dolciaria – si sono susseguiti concerti ed eventi che hanno animato la vita londinese. Nella famosa Exhibition Hall, la sala principale, si sono esibiti i Rolling Stones, Paul McCartney, Madonna e i Cold Play. Più di tutti però questa sala è legata al mito dei Pink Floyd, che qui hanno presentato, nel 1973, l’album The dark side of the moon e tenuto una striscia di quattordici concerti consecutivi per finanziare Greenpeace nel 1994.
 

earl court pink Floyd

Il concerto dei Pink Floyd a Earls Court nel 1994


La demolizione di un edificio così legato alla città non poteva che suscitare un vespaio di polemiche, anche perchè attualmente è ancora molto attivo: con un fatturato di circa un miliardo di sterline l’anno dà lavoro a più di mille persone. Nonostante tutto il sindaco Boris Johnson ha deciso di non dare ascolto al popolo, firmando l’istanza di demolizione.
 
Capisco la preoccupazione degli abitanti della zona – ha dichiarato alla BBC – ma penso che la riqualificazione urbanistica di questo quartiere sia più importante. Alla fine dei lavori nasceranno quattro “villaggi” intorno a una via centrale, con 7500 abitazioni di prestigio e la possibilità di creare migliaia di posti di lavoro.”
 
Nonostante i giochi siano praticamente fatti, i cittadini dei quartieri di Chelase, Kensington e Hammersmith e Fulham non si arrendono. Sabato 26 ottobre 2013 c’è stata una manifestazione che è durata l’intera giornata contro la demolizione – apolitica, creata organizzando spettacoli, giochi e mercatini – e on line è partita una petizione che sta cercando di bloccare i lavori, senza ottenere molto successo.
 
In un clima quasi di rassegnazione Earls Court sta andando verso il suo triste destino.
 

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