Demolizioni

Bellinzona. Polemiche per l’abbattimento indiscriminato di edifici storici

Dopo aver parlato della demolizione del tempio in Belize, sostituito da una strada, oggi andiamo a vedere quello che sta succedendo nel Canton Ticino, e precisamente a Bellinzona.

Demolizioni a Villa Salvioni

I lavoro di demolizione a Villa Salvioni

Ha suscitato grandi polemiche il piano di abbattimenti indiscriminato a cui stava per essere sottoposta la città di Bellinzona, nel Canton Ticino. Il caso è nato dopo l’abbattimento del Villino Salvioni – per anni sede del Partito Popolare Democratico cittadino – dello scorso aprile, che verrà sostituita da un moderno stabile a indirizzo amministrativo e residenziale. Stessa identica sorte sarebbe dovuta toccare per Villa Carmine e per l’ex Istituto Soave.
 
Il problema di fondo è che questi edifici non sono sotto l’ala protettrice della tutela ambientale anche se hanno un evidente valore storico. La STAN – Società Ticinese per l’Arte e la Natura – ha provato a far sentire la sua voce coi proprietari, cercando di trovare soluzioni alternative all’abbattimento. La situazione è stata presa molto a cuore anche dai giornali locali – sia cartacei che on line – che hanno pubblicato petizioni da parte di cittadini che si oppongono fermamente alla serie di abbattimenti.
 
Particolarmente deciso il signor Nicola Pasteris, primo firmatario di una petizione che ha coinvolto moltissime persone: “Con l’euforia edile di questi ultimi anni si è assistito, purtroppo, alla demolizione di pregevoli edifici storici. Nei comuni ticinesi sono sparite numerose testimonianze dell’architettura passata per lasciar spazio ad edifici, nel nome della speculazione edilizia, che nulla hanno a che vedere con un progetto architettonico ed urbanistico qualitativo. Anonimi palazzi hanno cancellato tracce significative e segni storici caratterizzanti l’eterogeneità del nostro territorio.La nostra città ha vissuto, per ora, queste esperienze traumatiche in maniera marginale. È d’attualità l’avvenuto abbattimento di Villa Salvioni e quella imminente di Villa Carmine. Un segnale che anche a Bellinzona qualcosa si sta muovendo. E non necessariamente in bene. Anzi. Il rischio è che quanto stiamo assistendo possa essere considerato l’avvio di un trend che in altre realtà ha già mietuto parecchie vittime.
 
Villa Salvioni

La maestosità di Villa Salvioni ora è solo un ricordo...


Tutta questa sollevazione popolare ha obbligato il sindaco Mario Branda a bloccare i progetti di abbattimento di Villa Carmine, come scritto da Il Correre del Ticino. Lo scopo di questo intervento è quello di valutare in maniera più approfondita l’elenco dei beni immobili meritevoli di tutela. Se fosse un film diremmo che il sacrificio del Villino Salvioni non è avvenuto invano.
 

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