Lo scorso 25 Giugno è iniziato l’abbattimento del vecchio albergo costruito ai tempi di Italia ’90 in zona Parco Agricolo Sud. Milano, con questo progetto, prosegue nella sua svolta verso il verde e l’ecologia.
Purtroppo in Italia è una situazione che accade troppo spesso: partono progetti grandiosi che, per mancanza di fondi o problemi di permessi, rimangono incompiuti e restano come cattedrali nel deserto a deturpare il panorama. Il caso dell’Hotel Mundial è emblematico: partito tra squilli di trombe come un albergo di lusso in vista dei mondiali del 1990 – 300 camere previste, vicinanza alle tangenziali – il progetto si è arenato. Con la fine dei mondiali questo hotel di lusso ha perso il suo scopo principale, diventando uno scheletro di cemento in mezzo al nulla.
Diverse amministrazioni comunali hanno provato a risolvere la situazione, proponendo svariate soluzioni: abbattimento, ristrutturazione o riqualificazione. Nulla si è mosso concretamente fino a che i cittadini della zona – esaperati – non hanno iniziato attività autonome per cercare di risanare almeno in parte l’area. Nel 2010 l’assessore Cormio tuonava: “Sono anni che aspettiamo il risanamento della zona. Almeno potrebbero dimostrare la buona volontà di mettere l’area in sicurezza.”
L’amministrazione Pisapia ha deciso di abbattere definitivamente l’ecomostro – abbattimento che era stato annunciato e poi non eseguito dall’assessore all’urbanistica Masseroli nel marzo del 2008 – e dalle parole si è passati ai fatti. I lavori sono partiti il 25 giugno 2012 e si sono conclusi a inizio dicembre. All’inaugurazione erano presenti il sindaco Giuliano Pisapia, l’assessore all’urbanistica Ada Lucia De Cesaris e i rappresentanti della società Beni Stabili, attuale proprietaria dell’immobile.
Il servizio da CorriereTv
La riqualificazione della zona passerà soprattutto dalle aree verdi, come dichiarato dall’assessore De Cesaris. “Abbiamo già iniziato a collaborare con i cittadini della zona del Parco Agricolo Sud per far sì che l’area possa diventare un nuovo polmone verde per il quartiere e per tutta la città, nella possibile convivenza con le attività agricole del territorio.”
L’assessore ha ringraziato poi la società Beni Stabili, che ha dimostrato “sensibilità e attenzione per l’interesse pubblico.”