
Patentini per i lavoratori: da marzo 2013 diventano obbligatori
Non è mai semplice cercare di interpretare le norme che regolano la sicurezza. Abbiamo provato a chiarirci un po’ le idee sul tema dell’abilitazione per i soggetti che operano su mezzi come gru ed escavatori.
La norma – che dà attuazione all’articolo 73, comma 5 del Tu sicurezza (digs n. 81/2008) – è quella pubblicata sulla GU il 22 febbraio 2012, che entrerà in vigore da marzo 2013. In sostanza prevede che ci siano delle abilitazioni certificate per gli operai che operano su alcune particolari attrezzature: tra le altre i carrelli elevatori e le macchine di movimento terra come escavatori idraulici o a fune. Per dirla in parole semplici, dal prossimo mese ogni operatore che lavorerà su una di queste macchine dovrà essere dotato di specifico patentino. Le aziende hanno due anni di tempo per mettersi in regola col suddetto decreto.
Chiarito che questi patentini saranno obbligatori, il problema delle aziende è come formare i propri dipendenti. Il modo più semplice è quello di far loro frequentare un corso di abilitazione tenuto da un ente preposto alla formazione. I soggetti che possono tenere i suddetti corsi sono le regioni e le province autonome, il ministero del lavoro e l’Inail, le associazioni sindacali, le aziende produttrici o noleggiatrici delle attrezzature e i soggetti con esperienza documentata.
Enti come le scuole edili offrono corsi a pagamento di durata variabile – a seconda della macchina per cui si fa il corso – a persone già capaci. Ad esempio per ottenere il patentino alla Scuola Edile di Piacenza per gli escavatori basta frequentare un corso – frequenza obbligatoria – di sedici ore: otto teoriche e otto pratiche. Requisito principale è quello di sapere già utilizzare il macchinario. A termine del corso si svolgerà un’esame e si otterrà il patentino per i prossimi cinque anni, con l’obbligo nel periodo di fare almeno quattro ore di corso di aggiornamento. Il costo si aggira attorno ai trecento euro.
Quello che risulta poco chiaro è: io – datore di lavoro – posso formare internamente i miei operai? Dopo vari colloqui telefonici con esperti della Regione Lombardia la risposta è sì. Posso farlo a patto che la mia azienda sia accreditata a fare tale formazione presso l’ufficio di Occupazione per le Politiche del Lavoro. Quindi se volessi svolgere tutto internamente, il percorso da seguire sarebbe quello di ottenere l’accreditamento in regione per la mia azienda, informandomi presso l’ufficio competente sulle modalità per averlo.
L’ultima cosa non chiara è il riferimento ai “soggetti con esperienza documentata”. Il mio operaio con trent’anni di lavoro su determinati macchinari e un CV perfetto può essere considerato tal soggetto? Purtroppo no. Il riferimento è a soggetti che abbiano – all’atto di pubblicazione della norma – almeno tre anni di esperienza nel campo della formazione su tali macchinari. Quindi, a meno che il mio operaio non abbia svolto anche il ruolo di insegnante e formatore in qualche corso specifico – si ricordi “esperienza documentata” – non è possibile che sia lui a svolgere quell’impiego.
I lavoratori di A.T. TOPTAGLIO sono tutti dotati di patentino, dopo aver frequentato un regolare corso di una società autorizzata al rilascio, da inizio 2013. Come sempre la nostra azienda si dimostra attenta ai regolamenti e alla sicurezza dei propri operai.