Avevamo già accennato l’argomento un paio di settimane fa in questo articolo, dove si parlava dei metodi giapponesi di demolizione controllata per grattacieli. Adesso spiegheremo nel dettaglio in cosa consiste il TEcoRep System.
TEcoRep non è altro che l’acronimo della nuova tecnologia di demolizione introdotta dalla Taisei Corporation, multinazionale giapponese con sedi in mezzo mondo, Europa compresa. La definizione integrale sarebbe Taisei Ecological Reproduction System. In cosa risulta innovativa questa tecnica? Avevamo già detto che la novità non stava nell’attuare il lavoro senza l’uso di esplosivi, ma nella nuova metodologia di svolgimento dello stesso. Demolire producendo energia, ad impatto quasi nullo sull’ambiente circostante…
Il rivoluzionario TEcoRep System è stato ideato per l’abbattimento del Grand Prince Hotel Akasaka, progettato da Kento Tange nel 1983. Meno di trent’anni dopo – nel marzo del 2011 – questo grattacielo è stato chiuso al pubblico, considerato troppo obsoleto e poco attrezzato contro un eventuale rischio sismico. La proprietà ha deciso che smantellarlo, sostituendolo con un nuovo edificio che sfiorerà i 180 metri di altezza, sarebbe stato più economico che ristrutturarlo.
L’operazione di smantellamento è stata affidata alla Taisei Corporation, che ha potuto collaudare il suo innovativo metodo di lavoro. “Abbiamo pensato che necessitavamo di una nuova tecnica di demolizione per gli edifici sopra i 100 metri – ha dichiarato il responsabile del progetto Hideki Ichihara – è come avere una fabbrica di demolizioni in cima e, utilizzando un grande cappello, accorciare l’edificio.”
Nel dettaglio come funziona questo TecoRep System? In sostanza la demolizione avviene sfruttando una gru interna che distrugge l’edificio partendo dall’alto verso il basso. Il lavoro parte dall’abbattimento del pavimento e poi passa a quello degli elementi strutturali. Questo processo demolitivo produce energia, che viene sfruttata reindirizzandola nell’operazione, facendo funzionare macchinari o provvedendo all’illuminazione del cantiere. In questa maniera l’azienda riesce ad “accorciare” l’edificio di circa sei piani al mese, ritmo che consentirà loro di concludere il lavoro entro la fine della primavera di quest’anno. L’ultima parte a essere abbattuta sarà il cosiddetto “cappello”, ossia il tetto della struttura.
I dati forniti dalla Taisei Corporation riguardo a quest’operazione sono strabilianti. Una riduzione di circa l’ 85% delle emissioni nocive, un rumore prodotto di soli 15 decibel, l’annullamento della produzione di polveri e la possibilità di lavorare in qualsiasi condizione metereologica, visto che la demolizione si svolge al coperto.
Prossimamente illustreremo anche il metodo utilizzato da una delle concorrenti della Taisei, la Kajima Corporation, il “Cut and Take Down Method”. Niente esplosivi ma un processo demolitivo che parte “dal basso”.