
Ecco come abbiamo progettato la demolizione della torre piezometrica
Come sempre, la fase di progettazione di una demolizione è fondamentale per ottenere un’opera ben riuscita: specialmente quando si tratta di far “cadere” una torre, non ci si può certo affidare alla fortuna. Ecco le diverse fasi della progettazione.
Per una volta, partiamo dalla fine: come abbiamo deciso di intervenire per demolire la torre piezometrica una volta concluse tutte le verifiche necessarie? Con una “demolizione in sei mosse“, che permettesse di far crollare la torre nella massima sicurezza.
Funi di tiro
Innanzitutto sono state predisposte le due funi di tiro alla quota della soletta di fondo del serbatoio, una per ogni pilastro da sezionare.
Collegamento con l’escavatore
Predisposte le funi, è stato effettuato il collegamento tramite grillo di portata adeguata delle due funi alla fune da legare all’escavatore, posto ad una distanza tale da assicurare una distanza di sicurezza tra l’escavatore e la torre da demolire.
Fune di sicurezza
Per maggior tutela, è stata messa in opera anche una fune di sicurezza da utilizzarsi solo in caso di rottura.
Una volta verificata la possibilità della struttura di reggersi sui pilastri rimanenti, si è deciso di tagliarne due e di provocare la caduta della torre per sbilanciamento
Demolizione con pinza
Ha avuto quindi il via la fase di demolizione vera e propria, effettuata con una pinza per calcestruzzo: in questo modo, servendosi di robot da demolizione, sono stati demoliti i pilastri posti nella direzione del tiro, partendo da quello già compromesso per passare quindi all’altro.
Tiro con escavatore
Infine le funi di tiro sono state collegate all’escavatore e il sistema è stato messo in tiro con gradualità, senza strappi e accelerazioni improvvise, provocandone il crollo.
Riduzione del calcestruzzo
Per completare la demolizione della torre, il calcestruzzo è stato ridotto volumetricamente utilizzando una pinza.
Per arrivare a questa soluzione, naturalmente, sono stati necessari diversi passaggi e verifiche tecniche e di sicurezza approfondite.
In particolare, è stato di grande importanza verificare la resistenza della sezione residua per accertarsi che, una volta sezionati i primi due pilastri, gli altri quattro fossero in grado di reggere il peso dell’intera struttura e il crollo avvenisse nel modo desiderato.
Come prima cosa è stata quindi verificata la capacità dei quattro pilastri rimanenti di sostenere il peso dell’intera torre piezometrica da demolire, stimando anche il peso complessivo di serbatoio, pilastri e traversi (125 ton). Quindi sono state studiate tutte le caratteristiche meccaniche dei materiali in opera e si è proceduto con la verifica delle tensioni nei materiali stessi. Risultato: la torre poteva essere demolita tramite sbilanciamento del baricentro. E la demolizione ha potuto avere inizio.
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