DOVE Diga della Lavagnina, Alessandria
COSA Adeguamento dello scarico di superficie (abbassamento della soglia sfiorante)
QUANDO 2008
TECNOLOGIE DI DEMOLIZIONE: Taglio cemento armato, robot da demolizione
A volte per una demolizione davvero speciale è necessario servirsi di competenze altrettanto speciali: è quanto è accaduto nel caso della demolizione della Diga della Lavagnina, ad Alessandria, dove A.T. TOPTAGLIO si è servita addirittura di un esperto rocciatore per evitare ogni vibrazione potenzialmente dannosa per le strutture.
La demolizione richiedeva il taglio e il sezionamento in diversi blocchi della parte superiore della diga, che doveva essere abbassata di circa 2 metri: un progetto di difficile realizzazione, anche e soprattutto per la delicatezza della struttura su cui si andava ad operare. Difficoltà superate grazie ad una serie di sopralluoghi e alla decisione di usare robot per demolizioni dotato di speciali attrezzature: risultato, oltre alla completa sicurezza della struttura e degli operatori coinvolti, sono stati garantiti tempi certi di intervento e la spesa è stata abbattuta di circa il 50% rispetto a quanto preventivato dai progettisti.
[bquote_left]A volte per una demolizione davvero speciale è necessario servirsi di competenze altrettanto speciali, come quelle di un rocciatore[/bquote_left]
Una delle parti sicuramente più affascinanti dell’operazione è stata quella del rilevamento delle vibrazioni. Prima di dare il via alle opere di demolizione, infatti, era necessario accertarsi che eventuali vibrazioni prodotte dai lavori non andassero a creare potenzial pericoli per la struttura. Per assicurarsi che tutto potesse essere svolto nel migliore dei modi, la decisione è stata quella di predisporre un sistema di rilevamento sviluppato dai maggiori esperti nel settore, quindi di effettuare un test simulando le vere attività di demolizione.
Quindi, è stato necessario posizionare i sensori su tutto il corpo della diga a varie quote, dalla sommità fino allo scarico di fondo, così da poter disporre di rilevazioni significative su tutta la superficie: mettere dei sensori su una diga, però, è molto più facile a dirsi che a farsi. La soluzione? Un esperto rocciatore che si è calato dall’alto e li ha posizionati uno ad uno.
[small_button target=”_blank” link=”http://www.flickr.com/photos/toptaglio/sets/72157627864006771/” ]Guarda la gallery fotografica della demolizione della diga[/small_button]